"Che caldo, ma non è proprio caldo, c'è una umidità che non si respira, che afa!!". Quante volte avete sentito questa frase?
Partiamo da una affermazione, "la temperatura percepita non esiste". Non la si può misurare, la si calcola. Se ci sono 25 gradi e umidità relativa al 10% o all'80% la temperatura sarà sempre di 25°C, sarà la sensazione di benessere o malessere a fare la differenza.
L’indice di disagio proposto da Thom, “Discomfort Index” (DI), è l'indice di disagio biometeorologico ed è considerato uno dei migliori indici di stima della temperatura effettiva.
Quest’ultima è definita come “un indice arbitrario” che combina, in un singolo valore, l’effetto di temperatura, umidità e movimento dell’aria sulla sensazione di caldo o freddo percepito dal corpo umano.
Questo indice è adatto per descrivere le condizioni di disagio fisiologico dovute al caldo-umido ed è sensibile in un intervallo termico compreso tra 21°C e 47°C. Al di fuori di tale intervallo, anche al variare dell’umidità relativa, l’indice attribuisce sempre la condizione fisiologica alle classi estreme, cioè “benessere” per temperature inferiori a 21°C e “stato di emergenza medica” per temperature superiori a 47°C.
Classi di Thom Index (DI)
Benessere DI < 21
Meno del 50% della popolazione prova un leggero disagio 21 ≤ DI ≤ 24
Oltre il 50% della popolazione prova un crescente disagio 24 ≤ DI ≤ 27
Gran parte della popolazione prova disagio e un significativo deterioramento delle condizioni psicofisiche 27 ≤ DI ≤ 29
Tutti provano un forte disagio 29 ≤ DI ≤ 32
Stato di emergenza medica, il disagio è molto forte; elevato il rischio di colpi di calore. DI ≥ 32